la dinamica e i processi di aggregazione urbana .. tanto sono così veloci i fenomeni che è quasi indicibile la loro registrazione... l'aspetto tipologico non è più lineare rispetto ai tempi di assimilazione procede indipendente tra effetto di necessità e plusvalore in un processo esponenziale a frattali che ne configura un aspetto camaleontico dove la carcassa della città esistente ne è solo una immagine di memoria una icona nel paesaggio. Guardando in modo ravvicinato ne cambia l'aspetto non si può parlare di atipologia ma di allotropotipologia situazione instabile del tipo fra tramutazione e divenire in questo fa piacere ammirare paesaggi sospesi dove si può ritrovare l'aspetto antropologico e l'origine del tipo come nella ricognizione condotta da Kemal Aran in "Beyond Shelter"
Solo per spiegarsi,
per dare un’ indizio,
tanto da accompagnare il racconto,
come in quel racconto per le città invisibili
dove i due “attori” si disegnavano
attraverso la descrizione
così
visioni & versioni
E il solo
da dove partire
& definire i riferimenti
diventa significativo
da dove si guarda
da dove si pensa
come si riassume lo spazio
in una sintesi mentale.
Kevich Lynch
con l’immagine della città
(o meglio la scuola dell’urbanistica organica
che da Kropotkin/Geddes scivola sino a Skinner)
instaurava una serie di letture
come istituzione [parametro nuovo dello spazio]
per barriere
insiemi
nodi
margini
percorsi
Ci son state analoghe letture Pavia che si propone
La Pavia di Blasi (Parametro n. 46 maggio 1976)
La Rimini secondo De Carlo (Parametro n. 39-40 settembre-ottobre 1975)
Ed altre evoluzioni di carte tematiche urbanistiche
Flussi & riflussi in %
Dalle evoluzioni spaziali
di Bragaglia
alle ricognizioni in urboterapie di ULP e
il mirabile [caduto nell’oblio] experimemto
in Campo S. Stefano ( IN n.7 /72, pp.38/41)
Il fatto di fluire
turbinare dentro
i conduttori dell’abitare
[i “corridori”]
producono tracce
come il consumo del pavimento
sui passi ripetuti nel tempo.
Ricordiamo le performance
dei situazionisti de la deriva
Poi dalle croste
di Tàpies al creto di Burri
dalle grafie di Scannavino
alle sagome di Michelucci…
Mikrokosmos direbbe Edoardo Sanguineti
o le geografie di G. Emilio Sanguinetti
come le reticolari forme
scandagliate con il suono
da Oscar Wiggli’s.
Dalle “pro memorie” radicali
ai new postradicalscik
A12, Cliostraat, Actiegroup
mappe su mappe sino all’ultima Domus.
L’elogio al concettuale e a rendere verosimile
in progettuale
è da non confondere
le pagine gialle di tutto città
con l’ideogramma fatto con l’intelligenza dell’effetto.
Includo a questo,
l’ATLANTE del Ghirri
leggo e rileggo, superato la scrittura di Savi
sempre sublime,
il testo circolare di L.G.
fa il punto sui possibili futuri
(anche se del ’99)
prevede, precisa, anticipa
sulla ripulitura della percezione
l’immagine nell’immaginario…
precede in modo impressionante
Atlante delle emozioni
o meglio il sensibile reso manifesto.
Questo il campo…
Richiamo la vostra attenzione, sopra il punto 3
Questo esercitare di labili layout
ben distinti
sovrapposti in percezione
generano
ulteriori mappe
assetti di orientamento e di consumo dello spazio.
Insiemi palpitanti , pulsanti
registrabili solo per radiografie
nuovi spazi d’incontro non prevedibili
qui indaga Elena Rosa (con tesi dott. IUAV) con Depositi&Ricognizioni.
Densificazioni temporali,
incroci, vortici, scambi
geometrie complesse di traiettorie
sorprendenti
mappe mentali
su cronometrie o cronospaziometrie.
E’ su questo che indaghiamo con
Giovanna Santinolli
tra Comunità e utopie realizzate http://utopiaecomunita.blogspot.com/2007/12/proposito-di-comunit.html
ripercorrendo trame, tracce, rapporti tra spazi sociali e collettivi,
le dinamiche dei flussi,
le soglie di tolleranza,
lo spazio che assume precise valenze
d’uso, consumo, espressione
condivisa
e dove il valore del lavoro/fatica
è ancora una misura
o meglio ancora come a Boimondau
veniva definito il valore umano…
ripreso in Twin Oaks…
per dare un’ indizio,
tanto da accompagnare il racconto,
come in quel racconto per le città invisibili
dove i due “attori” si disegnavano
attraverso la descrizione
così
visioni & versioni
E il solo
da dove partire
& definire i riferimenti
diventa significativo
da dove si guarda
da dove si pensa
come si riassume lo spazio
in una sintesi mentale.
Kevich Lynch
con l’immagine della città
(o meglio la scuola dell’urbanistica organica
che da Kropotkin/Geddes scivola sino a Skinner)
instaurava una serie di letture
come istituzione [parametro nuovo dello spazio]
per barriere
insiemi
nodi
margini
percorsi
Ci son state analoghe letture Pavia che si propone
La Pavia di Blasi (Parametro n. 46 maggio 1976)
La Rimini secondo De Carlo (Parametro n. 39-40 settembre-ottobre 1975)
Ed altre evoluzioni di carte tematiche urbanistiche
Flussi & riflussi in %
Dalle evoluzioni spaziali
di Bragaglia
alle ricognizioni in urboterapie di ULP e
il mirabile [caduto nell’oblio] experimemto
in Campo S. Stefano ( IN n.7 /72, pp.38/41)
Il fatto di fluire
turbinare dentro
i conduttori dell’abitare
[i “corridori”]
producono tracce
come il consumo del pavimento
sui passi ripetuti nel tempo.
Ricordiamo le performance
dei situazionisti de la deriva
Poi dalle croste
di Tàpies al creto di Burri
dalle grafie di Scannavino
alle sagome di Michelucci…
Mikrokosmos direbbe Edoardo Sanguineti
o le geografie di G. Emilio Sanguinetti
come le reticolari forme
scandagliate con il suono
da Oscar Wiggli’s.
Dalle “pro memorie” radicali
ai new postradicalscik
A12, Cliostraat, Actiegroup
mappe su mappe sino all’ultima Domus.
L’elogio al concettuale e a rendere verosimile
in progettuale
è da non confondere
le pagine gialle di tutto città
con l’ideogramma fatto con l’intelligenza dell’effetto.
Includo a questo,
l’ATLANTE del Ghirri
leggo e rileggo, superato la scrittura di Savi
sempre sublime,
il testo circolare di L.G.
fa il punto sui possibili futuri
(anche se del ’99)
prevede, precisa, anticipa
sulla ripulitura della percezione
l’immagine nell’immaginario…
precede in modo impressionante
Atlante delle emozioni
o meglio il sensibile reso manifesto.
Questo il campo…
Richiamo la vostra attenzione, sopra il punto 3
Questo esercitare di labili layout
ben distinti
sovrapposti in percezione
generano
ulteriori mappe
assetti di orientamento e di consumo dello spazio.
Insiemi palpitanti , pulsanti
registrabili solo per radiografie
nuovi spazi d’incontro non prevedibili
qui indaga Elena Rosa (con tesi dott. IUAV) con Depositi&Ricognizioni.
Densificazioni temporali,
incroci, vortici, scambi
geometrie complesse di traiettorie
sorprendenti
mappe mentali
su cronometrie o cronospaziometrie.
E’ su questo che indaghiamo con
Giovanna Santinolli
tra Comunità e utopie realizzate http://utopiaecomunita.blogspot.com/2007/12/proposito-di-comunit.html
ripercorrendo trame, tracce, rapporti tra spazi sociali e collettivi,
le dinamiche dei flussi,
le soglie di tolleranza,
lo spazio che assume precise valenze
d’uso, consumo, espressione
condivisa
e dove il valore del lavoro/fatica
è ancora una misura
o meglio ancora come a Boimondau
veniva definito il valore umano…
ripreso in Twin Oaks…
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